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YOM KIPPUR

YOM KIPPUR

YOM KIPPUR

Cos’è e come si celebra

Nella tradizione ebraica Yom Kippur è il giorno più sacro e più sentito dell’anno. Questa festività, tanto importante per la religione ebraica, cade dieci giorni dopo Rosh Ha-Shanah, il Capodanno ebraico.

Scopriamo insieme il suo significato e come celebrarlo.

Il significato di Yom Kippur

E’ la Festa dell’Espiazione, giorno in cui, secondo il credo ebraico, il Signore conferma definitivamente il giudizio formulato su ciascuna persona durante il Capodanno ebraico. Solo chi si è sinceramente pentito vedrà i suoi peccati perdonati. È quindi una giornata dedicata alla meditazione e alla preghiera.

Come prepararsi alla Giornata dell’espiazione

I dieci giorni che precedono Yom Kippur sono giorni di espiazione e penitenza.

In questi giorni le persone si impegnano a riparare le offese e i torti compiuti verso gli altri durante l’anno e a chiedere loro perdono. Infatti chi ha commesso un peccato verso qualcuno deve recarsi da lui di persona per riappacificarsi, chiedendogli perdono per tre volte consecutive.

Inoltre in questi dieci giorni le persone chiedono perdono anche a Dio per le proprie trasgressioni. Per l’occasione recitano la preghiera dei voti (Kol Nidrei), con cui chiedono al Signore di sciogliere i voti non mantenuti nel corso dell’anno.

Il rito di espiazione

Durante il giorno che precede Yom Kippur è tradizione tenere un rituale di espiazione particolare. Un pollo vivo viene sollevato sulla testa della persona che ha commesso peccato e fatto ruotare disegnando ampi cerchi. In questo modo la persona trasferisce i propri peccati al pollo. Il pollo è poi destinato alla macellazione e donato ai poveri.

Come si celebra il Yom Kippur

E’ un giorno dedicato alla preghiera e al digiuno totale.

La giornata è scandita da cinque funzioni religiose di preghiera ed è tradizione recarsi in sinagoga vestiti di bianco, il colore della purezza.

Inoltre non è permesso né mangiare e né bere dal tramonto della vigilia di Yom Kippur, dopo un ultimo pasto da festa, alla comparsa delle prime stelle la notte successiva.

Durante la giornata bisogna astenersi dal lavoro e da qualsiasi forma di piacere e divertimento. Per esempio, è vietato lavarsi o indossare scarpe di cuoio. In questo modo le persone possono concentrarsi esclusivamente sulla meditazione spirituale, senza lasciarsi distrarre da faccende corporee o materiali.

Termina quando si ode lo Shofàr, il corno di montone che con il suo suono sancisce la fine della festività. A questo punto tutti si riuniscono per partecipare alla cerimonia di “separazione” e iniziare così una nuova giornata.

Fonti

http://ucei.it/festivita-ebraiche/yom-kippur/

https://info.goisrael.com/it/che-cos%C3%A8-yom-kippur

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