2 giugno: le origini della Festa della Repubblica
Quella del 2 giugno sarà la 71a festa della Repubblica Italiana. È la festa Nazionale più importante d’Italia perché ricorda, a tutti i cittadini, lo sforzo che si è compiuto per rendere questo paese uno dei più belli del mondo.
Questa festa è estremamente importante per la storia del bel paese perché le sue implicazioni sono state decisive nel rendere il popolo sovrano finalmente, come non lo era mai stato fino ad allora. Nel 1946 infatti, in seguito al disastro e alla distruzione della Seconda Guerra Mondiale, al popolo italiano venne chiesto, per la prima volta nella sua storia politica, di esprimere la propria preferenza, attraverso un Referendum tra la fine della Monarchia e l’effettivo inizio della Repubblica. Questo referendum, tenutosi il 2 e il 3 giugno, fu la prima votazione a suffragio universale indetta in Italia (il primo fu indetto dalla Nuova Zelanda nel 1893).
Con circa 12 milioni di voti, la Repubblica vinse sulla Monarchia, che aveva ottenuto ben 10 milioni di preferenze; così, qualche giorno dopo, il re d’Italia, Umberto II di Savoia, decise di andare in esilio volontario in Portogallo e il 18 giugno il risultato venne ratificato dalla Corte di Cassazione.
Dal 1948, a Roma, ogni 2 giugno questa festa viene festeggiata con una celebrazione rituale: alzabandiera solenne all’Altare della Pace e omaggio al Milite Ignoto con la deposizione di una corona d’alloro, alla presenza delle massime cariche dello Stato. Successivamente le Frecce Tricolori, accompagnate dalle note dell’Inno d’Italia, sfrecciano nel cielo, colorando un tricolore sopra le teste di chi si trova nella Capitale. A quel punto tutte le forze armate cominciano a sfilare e salutano il Presidente della Repubblica.
Ciò che è davvero importante, in questa festa, è ciò che ha rappresentato per la Storia d’Italia; la decisione volontaria, dopo il ventennio fascista, di non avere più un solo uomo al comando ma di lasciare la decisione delle scelte per il bene comune a una classe di politici delegati direttamente dal popolo italiano. Questo ha permesso che la democrazia si estendesse, per la prima volta, in tutta la penisola italica.
Quello che rappresenta questa data non è solo una festa, quello che rappresenta questa data è un ideale.