10 curiosità sull’Ecuador che (forse) non sapete
Un paese tra il mare e il rosso della passione
Situato nella parte nord-occidentale del Sudamerica, l’Ecuador confina a nord con la Colombia, ad est e a sud con il Perù e ad ovest si affaccia sull’Oceano Pacifico. Sono tante le curiosità interessanti che caratterizzano questo paese, ne abbiamo scelte alcune che forse ancora non conoscete.
Da dove nasce il nome Ecuador e breve storia
L’albero nazionale dell’Ecuador è l’albero di China che produce chinino, il primo farmaco usato per prevenire e trattare la malaria.
L’Ecuador è stato il primo paese a riconoscere ufficialmente i diritti della natura trattandola non come una proprietà ma riconoscendone i diritti costituzionali e il “diritto di esistere, persistere, mantenere e rigenerare i suoi cicli vitali.”
Il nome del Paese si deve alla linea equatoriale che passa vicino a Quito e divide il l’emisfero settentrionale da quello meridionale.
Attività e curiosità che molti non conoscono
L’Ecuador è il più grande esportatore mondiale di banane, fino al 29% di tutte le banane esportate nel mondo.
I colori della bandiera, giallo, azzurro e rosso, rappresentano la diversità del Paese: il cielo, il mare e il sangue di coloro che si sono battuti per l’indipendenza.
Il Paese è diviso in quattro principali regioni geografiche molto diverse tra loro: la Costa, la Sierra, la Amazonía e la Region Insulare che comprende anche le isole Galápagos.
L’Ecuador è uno dei 17 paesi megadiversi nel mondo, ovvero quei paesi che hanno la maggioranza delle specie viventi, e ha più biodiversità per ogni chilometro quadrato di qualsiasi altra nazione.
Dal 2001 la moneta ufficiale è il dollaro americano, mentre prima di questa data era il Sucre che venne sostituito a seguito della grave crisi economica che colpì il Paese.
Da nord a sud dell’Ecuador si estende una sezione vulcanica con più di 80 vulcani attivi e inattivi che fanno parte della cordigliera delle Ande.
Il cappello “Panama” in realtà è originario dell’Ecuador. Questi cappelli di paglia venivano intrecciati lungo la costa ecuadoriana e poi portati a Panama per essere venduti agli operai che lavoravano al canale. In seguito all’apertura del canale di Panama, diventarono un accessorio di lusso per i benestanti in viaggio.
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