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RIFIUTI DI PLASTICA: DICIAMO STOP

RIFIUTI DI PLASTICA: DICIAMO STOP

RIFIUTI DI PLASTICA – DICIAMO STOP

Iniziative dal mondo per combattere l’inquinamento

Da anni ci siamo resi conto che siamo sommersi dai rifiuti di plastica. Per questo motivo ci sono sempre più iniziative volte a:

  • rendere più consapevoli le persone dei danni che l’inquinamento causa all’ambiente;
  • combattere l’utilizzo della plastica monouso;
  • incentivare la raccolta differenziata e il riciclo.

Scopriamo insieme alcune iniziative curiose nate in giro per il mondo!

Dalla Romania, il ponte di plastica più grande del mondo

Uno splendido esempio di riciclo di rifiuti di plastica arriva dalla città di Timisoara in Romania. Infatti l’associazione EcoStuff Romania ha realizzato un progetto ambizioso per “sensibilizzare sulle 269mila tonnellate di rifiuti scaricati nei fiumi e negli oceani di tutto il mondo“. 500 volontari hanno infatti raccolto in due settimane 157.000 bottiglie di plastica e, legandole tra loro con cavi robusti, hanno costruito un ponte gigantesco.  Il ponte collega le due sponde del fiume Bega su cui sorge la città, è lungo circa 23 metri, ha forma circolare ed è dotato di ringhiere e scale. È un’opera ingegneristica davvero impressionante!

Dall’India, il Garbage Café

L’India ogni giorno produce 26mila tonnellate di rifiuti di plastica. Recentemente ha annunciato di voler bandire entro il 2020 la plastica monouso; già da ottobre 2019 abolirà buste, bottigliette, piatti, cannucce di plastica.

Tra le iniziative indiane più curiose di quest’anno c’è l’apertura ad Ambikapur del Garbage Café. Il Garbage Café è un ristorante costruito all’interno di una ex pensilina per autobus che offre cibo in cambio di plastica da riciclare. Come funziona? Puoi consumare un pasto completo a base di curry con riso, lenticchie e una focaccia papadum pagando con un chilo di rifiuti oppure gustare una colazione a base di samosa, ciambelle di lenticchie o focacce ripiene pagando con mezzo chilo di rifiuti.

La plastica raccolta viene poi riciclata per produrre la pavimentazione per le strade di campagna.

Dalle Filippine, mobili di design

Nel 2011 Wilhelmina Garcia, un architetto di interni di Manila, ha fondato la “JunkNot Eco Creatives”. Si tratta di un’attività che trasforma i rifiuti di plastica in corda da utilizzare per realizzare mobili di design, come per esempio tavoli e sedie. L’attività ha avuto molto successo! Così Wilhelmina Garcia ha promosso con il Governo dei training per insegnare la difficile tecnica di trasformare a mano i rifiuti di plastica in corda. In questo modo ha creato nuovi posti di lavoro, sostiene l’economia locale e riduce i rifiuti del luogo riciclandoli.

Dal Messico, una scuola in plastica

Il Messico ogni anno produce milioni di tonnellate di rifiuti di plastica che vengono scaricati nell’oceano. Quindi per sensibilizzare sul tema dell’inquinamento e promuovere l’utilità del riciclo dei rifiuti, UMA (Ulf Mejergren Architects) ha creato il progetto NEW WAVE.

UMA ha recuperato migliaia di bottiglie di plastica dall’oceano, le ha dipinte di varie tonalità di blu e utilizzate per creare le pareti di una scuola d’arte. La struttura lascia a bocca aperta! Infatti le pareti sembrano onde dell’oceano e ricordano ai passanti da dove arrivano le bottiglie. Speriamo che in questo modo ispirino comportamenti più responsabili!

 

Fonti:

https://ecostuff.ro/

https://www.lacucinaitaliana.it/news/in-primo-piano/india-apre-il-garbage-cafe-che-offre-cibo-cambio-di-plastica-da-riciclare/

http://junknot.ph/

https://www.u-m-a.se/NEW-WAVE

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