Enter your keyword

Contributi per colf e badanti

Contributi per colf e badanti

Come si calcolano i contributi per colf e badanti

Se sei un lavoratore domestico (es. badante, colf, baby sitter…) il tuo datore di lavoro deve versare all’INPS i tuoi contributi previdenziali. In questo modo quando smetterai di lavorare potrai avere la pensione.

Come si pagano i contributi previdenziali?

Il versamento dei contributi previdenziali è obbligatorio e deve essere effettuato dal tuo datore di lavoro ogni tre mesi rispettando le seguenti scadenze:

  • Versamento 1° trimestre: dal 01 al 10 aprile
  • Versamento 2° trimestre: dal 01 al 10 luglio
  • Versamento 3° trimestre: dal 01 al 10 ottobre
  • Versamento 4° trimestre: dal 01 al 12 gennaio

Il datore di lavoro può effettuare il versamento dei contributi:

Come faccio a controllare i contributi versati dal mio datore di lavoro?

Per verificare i contributi versati dal tuo datore di lavoro puoi utilizzare il servizio online sul sito dell’INPS: https://serviziweb2.inps.it/PagamentiBollettiniLD/accessoUtente.do.

Una volta effettuato l’accesso potrai avere un riepilogo chiaro di tutti i contributi versati dal tuo datore di lavoro da quando sei stato assunto, trimestre per trimestre, e potrai così verificare se sono corretti.

Come si calcolano i contributi da versare?

L’importo dei contributi da versare è calcolato sulla base:

Per effettuare il calcolo esistono due tabelle a cui fare riferimento in base al tipo di contratto di lavoro:

  • tabella per chi ha un contratto a tempo indeterminato o contratto a tempo determinato solo per sostituzione collaboratori assenti (tabella senza contributo addizionale);
  • tabella per chi ha un contratto a tempo determinato (tabella con contributo addizionale).

In ogni tabella è indicata per fasce di stipendio:

– la quota contributi oraria a carico del tuo datore di lavoro;

– la quota contributi oraria a tuo carico.

Sei colf, badante o lavoratore domestico che lavora meno di 24 ore settimanali?

La quota contributi varia in base al tuo stipendio orario.

Per calcolare i contributi da versare devi moltiplicare la quota contributi riferita al tuo stipendio orario per il numero di ore lavorate nel trimestre.

Esempio per l’anno 2019:

Tipo di contratto: a tempo indeterminato

Ore lavorate nel trimestre: 100

Stipendio orario effettivo: 8,00 euro

Quota oraria a carico del datore di lavoro (CUAF incluso): 1,59 euro

Quota oraria a tuo carico (CUAF incluso): 0,40 euro

Calcolo dei contributi:

  • Quota contributi a carico del datore di lavoro: 1,42 € X 100 ore = 142,00 €
  • Quota contributi a tuo carico: 0,36 € X 100 ore = 36,00 €

Totale contributi da versare: 142,00 € + 36,00 € = 178,00 €

Sei colf, badante o lavoratore domestico che lavora più di 24 ore settimanali?

La quota contributi è fissa, non dipende dal tuo stipendio orario.

Per calcolare i contributi da versare devi moltiplicare la quota contributi di riferimento per chi lavora più di 24 ore settimanali per il numero di ore lavorate nel trimestre.

Esempio per l’anno 2019:

Tipo di contratto: a tempo indeterminato

Ore lavorate nel trimestre: 330

Quota oraria a carico del datore di lavoro: 1,04 euro

Quota oraria a tuo carico: 0,26 euro

Calcolo dei contributi:

  • Quota contributi a carico del datore di lavoro: 1,04 € X 330 ore = 343,20 €
  • Quota contributi a tuo carico: 0,26 € X 330 ore = 85,80 €

Totale contributi da versare: 343,20 € + 85,80 € = 429,00 €

Quali sono gli importi dei contributi per il 2019?

Il 01 febbraio 2019 l’INPS ha aggiornato le fasce di retribuzione su cui calcolare i contributi che devi versare.

Consulta qui (https://www.inps.it/bussola/VisualizzaDoc.aspx?sVirtualURL=%2fCircolari%2fCircolare%20numero%2016%20del%2001-02-2019.htm) le nuove tabelle pubblicate sul sito dell’INPS e scopri i nuovi importi dei contributi dovuti per l’anno 2019.

Gli importi sono diversi da quelli del 2018 perché sono stati aggiornati sulla base della variazione dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie degli operai e degli impiegati rilevata dall’ISTAT, pari all’1,1%.

Restano confermati:

  • la minore aliquota dovuta per l’Assicurazione Sociale per l’Impiego (ASpI) dai datori di lavoro soggetti al contributo Cassa Unica Assegni Familiari (CUAF)
  • il contributo addizionale, a carico del datore di lavoro, pari all’1,40% della retribuzione imponibile ai fini previdenziali (retribuzione convenzionale), dovuto per i rapporti di lavoro a tempo determinato.

 

Fonti e maggiori informazioni:

INPS: https://www.inps.it/nuovoportaleinps/default.aspx?itemdir=49959

WordPress Image Lightbox Plugin